Difettosa interpretazione della rivelazione divina

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Dio si è rivelato gradualmente fino a completare questa rivelazione nella persona di Gesù, il quale l’ha affidata ai suoi amici prescelti, gli Apostoli, promettendo loro che sarebbero stati assistiti dallo Spirito Divino.

Il Concilio Tridentino ritenne necessario fissare i criteri della trasmissione della rivelazione, che deve essere sempre in sintonia con gli Apostoli di Gesù.

Anche l’ultimo Concilio ritenne necessario tornare a ribadire questi criteri e lo fece con un documento che ebbe una lunghissima gestazione, ma che fu approvato negli ultimi giorni alla unanimità dei Padri Conciliari.

Questo documento fu poi poco letto e conosciuto e fu pochissimo applicato. Di qui la confusione della esegesi cattolica contemporanea. Come maestri di confusione sono emersi, in particolare, dei gesuiti sia in America Latina che in Europa: tra questi c’è il famoso Drewermann, che ha sottomesso il Vangelo a Freud; contro la sua interpretazione io ho diffuso in dieci edizioni il volume “Vangelo e Coscienza”.

Purtroppo la confusione è andata crescendo, sempre in opposizione al documento conciliare tanto curato da Paolo VI, ma che continua ad essere ignorato.

Don Ennio Innocenti