Inadeguato superamento dell’attuale economia

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L’attuale sistema economico (che il Papa ha definito economia che uccide) è superabile? L’Espresso del 13 maggio scorso lo proclama, presentando una persona alla quale andrebbe attribuito il merito di un nuovo sistema. Costui si chiama Yunus, ha 78 anni: fu insignito del Premio Nobel per la pace nel 2006 ed è il campione del microcredito tra i poveri di tutto il mondo; è presente anche in Italia.

Yunus ha ragione quando afferma che l’attuale sistema si fonda su una concezione pessimistica dell’uomo e lui intende correggerlo con una concezione ottimistica, che gli fa credere nella restituzione del credito da parte dei debitori.

Tuttavia una prima debolezza di Yunus è di ignorare che la natura umana è danneggiata dalle sue origini, sicché, pur essendo in sé buona e socievole, è effettivamente incline a sopravvalutare i beni sensibili e anche l’immediato proprio bene individuale. Questa inclinazione è sanabile, in collaborazione con l’aiuto divino, ma questa collaborazione può mancare da parte dell’uomo (e statisticamente manca molto spesso), sicché l’egoismo prevale.

La seconda debolezza di Yunus è di non considerare che l’attuale sistema economico domina grandi aree, regolato da alcune monete dominatrici. Il suo metodo del microcredito personalizzato è del tutto sproporzionato al bisogno attuale di moneta.

Con questo non bisogna rassegnarsi: l’attuale sistema usuraio è superabile, ma per ottenere questo risultato bisogna volere razionalizzare il mercato e impedire, da parte dell’autorità, il disordine e, quindi, la falsificazione della moneta, cioè l’inflazione.

Se l’autorità volesse, conoscerebbe certamente i segni dell’incipiente inflazione e saprebbe automaticamente impedirla, ma questo non fa comodo ai potenti usurai, dominatori di grandi aree.

Questi impediscono il ragionevole credito a favore dei ragionevoli investimenti produttivi, per favorire l’usura.

Per risanare il sistema occorre ripartire da una retta antropologia e insieme ripartire dalle poche persone autorevoli davvero dedite al Bene Comune.

Don Ennio Innocenti