Un uomo solitario vestito di bianco sale dalla piazza deserta

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Dalla fine del 2019 un microscopico virus semina terrore e morte con una pandemia planetaria, che ci ha colti di sorpresa, quando credevamo di vivere nella sicurezza assoluta e nel benessere interminabile: è il Covid-19 appartenente alla famiglia dei corona virus.

Dalla Cina, dove ha iniziato a diffondersi, è arrivato in Italia e la sta flagellando con tanti decessi, con la popolazione sottoposta a enormi ristrettezze di movimento ed economiche e con gli operatori sanitari e civili che stanno mostrando, come sempre, l’altissima misericordiosa abnegazione degli italiani.

Anche la Chiesa, da tutto il Paese, eleva suffragi per le anime delle vittime e suppliche per i loro familiari e gli operatori, per le autorità nelle difficili decisioni e per la popolazione.

Delle ansie dell’umanità intera si è fatto carico il S. Padre Francesco il 27 marzo 2020, venerdì della IV settimana di Quaresima, in una toccante celebrazione in cui il Vicario di Cristo è salito, solitario, dalla Piazza S. Pietro deserta, verso la basilica, con il passo faticoso di chi si carica delle sofferenze altrui.

Nei pressi del cancello centrale è stato accolto dall’icona della Madonna Salus populi Romani e dal Crocifisso miracoloso custodito nella chiesa di S. Marcello al Corso, che nel 1519 uscì illeso dall’incendio che la distrusse e che nel 1522, portato in processione per 18 giorni, rallentò   l’epidemia di peste che infieriva nella città.

Anche da una precedente epidemia di peste fu graziata la popolazione: nel 590 Papa S. Gregorio Magno, scalzo e con la cenere in testa come il popolo che lo seguiva nella processione penitenziale, giunse alla Mole Adriana, sulla cui cima il Pontefice vide l’arcangelo Michele rinfoderare la spada, segno di accoglienza divina della supplica e di conclusione dell’epidemia; da allora la Mole fu chiamata Castel S. Angelo.

In questo periodo denso di paure e angosce, Papa Francesco ha invocato il Signore per ascoltare e meditare il Vangelo della tempesta sedata (Mc 4,35-41), elevare una supplica, adorare il Santissimo Sacramento ed impartire la Benedizione Urbi et Orbi, a cui è stata ammessa la possibilità, per i fedeli collegati tramite TV radio e internet, di ricevere l’indulgenza plenaria.

Paolo Vannoni