Spiegazione del Catechismo di san Pio X

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Il valore dottrinale e pedagogico del Catechismo Maggiore pubblicato per ordine di Papa Sarto circa un secolo fa, non abbisogna di alcuna dimostrazione e la sua continua ristampa in tantissime lingue (da noi a cura della Ares), ne è una indubbia conferma. Il suo limite (che ogni opera umana possiede) è quello della stringata sintesi con cui vengono affrontati molti temi della nostra fede e della nostra morale, ed anche forse la mancanza di esempi che potrebbero facilmente essere tratti dalla storia della Chiesa, dal Magistero o dalla stessa Sacra Scrittura, a supporto delle sue affermazioni dogmatiche.
Un vero e proprio manuale catechistico, basato rigorosamente sul Catechismo di san Pio X, ma comprendente un’argomentazione e un approfondimento teologico molto più ampio su tutti i temi della Dottrina cattolica, è appena stato ripubblicato in una bella edizione (C. T. Dragone, Spiegazione del Catechismo di san Pio X, Casa Editrice CLS, 2009, euro 25; si può richiedere al tel. 0161.839335 o al fax 0161.839334).
Il testo è un vero gioiello e si colloca certamente tra quei classici della Buona Dottrina che paiono intramontabili. Negli anni ’50 e ’60 il manuale ebbe numerose edizioni di cui l’ultima nota è quella del 1963, ripubblicata provvidenzialmente per il lettore di oggi. Nella prefazione il beato Giacomo Alberione, che spese la vita intera nella diffusione della letteratura cattolica, raccomandava vivamente il testo segnalandone questi pregi specifici: “Sicurezza e chiarezza di dottrina; trattazione completa di tutto l’insegnamento teorico e pratico; relativa brevità, pur essendo una ricca miniera per il catechista; sana modernità ed elevatezza di pensiero, insieme alla necessaria semplicità; giusta proporzione tra le parti: dogma, morale, culto” (p. 5). Difficile dire di meglio. Un ulteriore pregio deriva dalla attuale e triste decadenza dei catechismi diocesani, sia quanto al loro uso spesso abbandonato o rimpiazzato da altro, sia soprattutto quanto al loro contenuto, non raramente scialbo, vuoto o persino inficiato da gravi carenze dogmatiche (come avvenne con il celebre Catechismo Olandese nel 1966). Il volume di padre Dragone, che per la sua imponenza e notorietà fu detto subito il Dragone (come si dice il Denzinger o lo Zingarelli) consta di oltre 700 pagine, ed è suddiviso in 3 parti: il Credo, la Morale cristiana (i 10 comandamenti di Dio, i 5 precetti della Chiesa e le 7 virtù teologali e cardinali) e infine i 7 sacramenti della fede. Un’altra eccellente caratteristica del manuale è data dai moltissimi esempi biblici, storici e agiografici con cui ogni punto della nostra fede è illustrato. Tutto ciò lo rende un testo di cultura religiosa, oltre che di formazione teologica, e in nessun modo appare noioso, pesante o di difficile lettura.
Secondo l’Autore il libro “potrà servire non solo ai Catechisti, ma anche a Conferenzieri, Insegnanti di religione, Predicatori, Dirigenti di Azione Cattolica” (p. 8): noi abbiamo però la convinzione che, vista l’indigenza della catechesi attuale, siano in primis i padri e le madri di famiglia a poterne beneficiare, sia per loro stessi (la cosiddetta formazione permanente), sia per i loro figli, figliocci, nipoti e congiunti.
Se questo testo avrà la diffusione che merita per le ragioni addotte, una nuova schiera di cristiani si troverà ad essere in grado di discutere a testa alta con l’odierna società secolarizzata, e la Chiesa edificherà su solide basi di fede le nuove generazioni, chiamate più volte dai Sommi Pontefici alla nuova evangelizzazione del mondo.

Prof. Fabrizio Cannone