L’equivoco dell’illuminismo

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Con la parola “illuminismo” si indica una complessa ideologia che è nata e cresciuta in Europa in epoca moderna e in ambiente cristiano: è ridicolo pensare che questa ideologia sia estranea al mondo e alla cultura cristiana. E’ vero che nella sua gestazione sono emerse componenti e correnti anticristiane e perfino atee, ma esse furono deviazioni dalla matrice cristiana, dalla quale veniva l’esaltazione della libertà come responsabilità e merito, l’esaltazione della fraternità come sigillo dell’unica paternità, l’esaltazione dell’uguaglianza come specchio della dignità infinita di ciascuno, essendo ognuno amato infinitamente dall’Infinito.

Ora è senz’altro vero che le deviazioni anticristiane hanno prevalso col giacobinismo e le sue derivazioni, ma è da tempo che gli alfieri ufficiali della Francia, roccaforte dell’illuminismo, dichiarano in Roma di voler rappresentare un illuminismo non ostile al cristianesimo.

In particolare la deviazione materialistica dell’illuminismo fu corretta dai capiscuola di Francoforte fin dal 1945.

E quanto alla deviazione del libertarismo praticamente classista oggi perfino il nostrano L’Espresso ripete che è fallito.

Illuminismo è parola che esalta la luce, ma proprio il Vangelo ha insegnato il trionfo della luce che illumina ogni uomo che viene al mondo; come può essere antagonista del Vangelo chi esalta la luce?

Solo colui che vuole una strana luce che ne oscuri la fonte.

Don Ennio Innocenti