La via obbligata per l’Unione Europea

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L’Unione Europea è nata nel 1957 come comunità economica tanto da diventare nel 1992 una comunità monetaria; ora ha una sola possibilità per evolversi nella linea prescelta: la moneta unica deve riflettere una solidale comunità di lavoro.

Si lavora insieme e si condivide insieme: se ci si discrimina sul lavoro, se ci si esclude sul lavoro, se si impedisce di lavorare non ci può essere comunità economica e la moneta unica è solo finzione o, forse, è lo strumento della discriminazione.

Infatti è l’imperialismo del denaro che impedisce di lavorare perché sia servito il maggiore valore del denaro. In altre parole: la disoccupazione è voluta, è programmata per mantenere bassi i costi del lavoro e alto il valore del denaro.

Per questo i Papi hanno detto che un’economia dove domina la finanza è assassina, per questo hanno invocato una razionalità del mercato ribadendo che la libertà è radicata nella razionalità.

L’Unione Europea credeva d’imboccare la scorciatoia dell’economia, invece deve partire dall’antropologia e dalla metafisica, domandarsi le ragioni di lavorare, di vivere.

I popoli non accetteranno Costituzioni che non riconoscano il diritto al lavoro perché proprio nel lavoro c’è la ragione di vivere per il bene proprio e altrui.

Don Ennio Innocenti