La mistica risulta da una tecnica?

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E’ sorprendente che questa idea venga suggerita da un quotidiano cattolico. La mistica riguarda solo graduazione della comunione della persona religiosa con Dio. Ma questa ascesa è sproporzionata per le forze umane, Dio è troppo al di sopra di esse, perciò è necessario che Lui si faccia incontro e attragga la nostra collaborazione: questa solo è la via giusta che io chiamo la gnosi pura.

Ma vedo che si propone un’altra strada, quella della cabala ebraica assicurando che essa consiste proprio in una tecnica che si può insegnare per raggiungere l’unificazione con Dio: questo, per me, è gnosi spuria.

Si obbietta che i Gesuiti offrono anch’essi una tecnica di esercizi spirituali attraverso i quali si raggiungono gli stessi risultati. Ma questo asserto è infondato.

Gli esercizi proposti dai Gesuiti presuppongono tutti i dogmi e tutti gli aiuti soprannaturali della Chiesa Romana.

I Gesuiti presuppongono già la fede in Dio e insegnano soltanto a mettere Dio al primo posto e tutte le creature come mezzi, solo mezzi, da utilizzare che crescere nell’amore per Dio. Insegnano a ripudiare il disordine interiore che ostacola l’attrazione divina per meglio disporsi all’iniziativa divina e a pregare in vari modi. Quel che fa un confessore ordinario i Gesuiti lo concentrano in un mese o anche in una settimana, ma non s’illudono certo di “sfornare” il santo dopo quel periodo! La cabala è un’altra cosa, è una tecnica esoterica parente della magia. Non ha niente a che fare con l’ascetica e la mistica cattolica.

Don Ennio Innocenti