Rinsaldare l’unità spirituale del popolo

  • di

Le elezioni saranno una bella cosa, ma la propaganda lo è meno, perché è una contrapposizione e tende a falsare le differenze, mentre il popolo è tale in quanto è spiritualmente unito nella tensione per il medesimo bene comune.

Purtroppo i beni materiali favoriscono interessi particolari, per cui sono da incoraggiare i beni spirituali, ma questi sono spesso viziati da ideologie che inclinano verso il materiale. Bisogna, pertanto far valere i beni morali nei quali il consenso è più spontaneo e saldo, ma questi sono più amabili quando sono orientati verso il Sommo Bene, hanno cioè una motivazione religiosa. Ovviamente la religione è individualmente filtrata ma la sua cornice dogmatica garantisce una certa omogeneità di apprezzamento.

Nel nostro contesto vivono varie religioni ma due, in particolare si differenziano dalla maggiormente seguita, ossia la cattolica: la protestante, attestata specialmente al nord, e l’ortodossa seguita specialmente al sud, per condizionamenti storici.

Ortodossi e cattolici sono i più simili tra loro, confessanti la stessa fede dei Padri, ma differenziati nella professione comunitaria liturgica, nel rito eucaristico.

Tuttavia sarebbe utile che essi si attenessero al significato essenziale del rito il quale consiste anzitutto nell’offerta di se stessi a Dio e nell’offerta di Dio a noi.

Tutti chiedono allo Spirito Divino di essere accolti e invocano lo Spirito Divino perché si renda presente in modo da essere partecipato.

Attraverso i simboli del pane e del vino chiedono di essere trasformati nel corpo sacramentale di Cristo Dio e, comunicando con questo corpo, di essere trasformati nel corpo ecclesiale.

Non c’è miglior modo per fortificare l’unione spirituale del popolo cristiano nello Spirito Divino, il quale è disceso per formare il Corpo di Cristo e discende per alimentare la nostra solidarietà spirituale e civica affinché, nell’unione che è forza, realizziamo il Bene Comune.

Proprio nella sua religiosità il popolo diventa più unito e perciò anche vittorioso nelle tentazioni disgregatrici.

Don Ennio Innocenti