Pregate per chi ha bisogno!

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Il soprannaturale si fa benignamente presente nella storia degli uomini, quasi a confermare la profezia “Io sono con voi tutti i giorni”, e i Sacri Pastori, da guide prudenti, vogliono queste manifestazioni e talvolta emettono un verdetto in cui riconoscono la veracità dei testimoni, l’accettabilità del messaggio e la sua origine soprannaturale.

Colpisce, in questi messaggi approvati, l’insistente tenerezza con cui, ora Gesù ora la sua Santa Madre, chiedono ai prescelti veggenti e, tramite loro, agli altri credenti di offrire preghiere e sacrifici a beneficio di tanti bisognosi della divina misericordia, quasi che questa abbia bisogno di tale intercessione e aspetti quasi con impazienza tale solidarietà per diffondere le sue grazie.

Per risolvere questa apparente contraddizione (“se Dio è tanto desideroso di concedere grazie … perché aspetta … noi?), ci si deve rifare alla verità fondamentale che regge l’armonia dell’universo (la solidarietà fra tutte le creature), l’armonia tra gli uomini (come afferma l’apologo di Menenio Agrippa) e tra gli uomini e Dio (il Corpo Mistico di Cristo). E’ per questa profonda interdipendenza tra tutte le membra del Corpo Mistico che Incarnazione, Redenzione e vita sacramentale della Chiesa acquistano il loro meraviglioso significato.

In applicazione di questo sovrano criterio ognuno di noi dovrebbe vivere per gli altri, addossarsi dei loro pesi, procurare aiuti per i loro drammatici bisogni, specialmente per i più pericolosi, che sono quelli spirituali, decisivi per partecipare della vita eterna, la vita stessa di Dio.

Vedendo, invece, che l’umanità, anche la porzione credente, è dappertutto stretta in un suicida egoismo, dimentica della insurrogabile solidarietà del Corpo Mistico, il Redentore, o la principale Corredentrice, vengono quasi ad elemosinare la compassione fraterna tra i membri del Corpo Mistico.

L’umanità ha sempre creduto alla solidarietà tra vivi e morti, ma tra i vivi questa solidarietà è appannata.

Quando noi uniamo i nostri spiriti in una corrente caritatevole a favore di altri, sia essa fatta di desideri o invocazioni o offerta sacrificale di sé, noi, che godiamo d’una intima concordanza con la volontà divina, facciamo esplodere la scintilla della generosità cristica, che è essenzialmente organica con le membra.

Non è in discussione la sincerità della volontà salvifica di Dio, ma la nostra cospirazione con quella volontà incarnata, umanizzata, storicizzata, cospirazione decisiva in ogni fase e aspetto della vita della Chiesa e dei suoi singoli membri.

Don Ennio Innocenti