La gnosi spiegata al popolo

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Spesso le persone, a certe mie conferenze, mi chiedono di spiegare cosa sia la gnosi e in quelle sedi spiego sia come io sia pervenuto alla valutazione del fenomeno sia come esso si sia sviluppato nella storia.

In realtà tutti i cristiani conoscono da se stessi l’essenza della gnosi (presunzione di alta conoscenza) fin dai tempi del primo catechismo.

Infatti il primo maestro di gnosi è il diavolo che suggerisce ad Adamo di oltrepassare la linea rossa che Dio aveva segnato; suggerisce cioè ad Adamo di essere come Dio, arbitro lui stesso di ciò che è bene e ciò che è male, dimenticando il suo limite di creatura, dimenticando di non essere lui l’essere originario, d’aver ricevuto l’essere e perciò di non essere affatto il padrone di ciò che l’essere è.

Così pure ogni ragazzo, che abbia sentito il racconto evangelico di Gesù, che nel deserto si espone personalmente a subire la suggestione del diavolo, sa cosa sia la gnosi, perché anche in quella occasione il diavolo la suggerisce a Gesù. Infatti dice a Gesù che la pietra può essere pane, ossia che Gesù è padrone del principio di contraddizione; suggerisce a Gesù di varare le leggi fisiche quasi fosse lui, uomo, l’assoluto plasmatore di se stesso; suggerisce a Gesù l’illusione del dominio politico universale, dimenticando che ogni uomo è creato libero.

In tutte tre le suggestioni il diavolo insegna l’assoluta autonomia, l’oblio del limite creaturale, mentre Gesù ribadisce la dipendenza radicale da Dio.

Insomma, il diavolo è il primo maestro di gnosi, spesso con successo, come nel caso di quello scienziato autore della mappa del genoma, che diceva apertamente di essere diventato Dio, per lo più con successi solo parziali, perché gli uomini, aspirando ad essere Dio, fanno il tentativo, ma poi ci ripensano, accorgendosi di aver limiti invalicabili.

Don Ennio Innocenti