La spiritualità medievale

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I trasmettitori della spiritualità dei primi secoli cristiani ai fedeli medievali furono i Papi Leone e Gregorio, vescovi come Cesario, laici come Boezio e Cassiodoro.

I grandi iniziatori furono i dottori Anselmo e Bernardo. Poi vengono le famose scuole di spiritualità:

1)    scuola benedettina di Cluny: Pietro il Venerabile, Anselmo, Ildegarda (tra le donne più eccezionali del Medioevo);

2)    scuola cistercense (di cui spicca la contemplazione dell’umanità di Cristo): Bernardo, Gioacchino da Fiore, Gertrude la Grande e Brigida di Svezia, altre donne eccezionali e precorritrici;

3)    scuola agostiniana di San Vittore (di cui è celebre il metodo di meditazione superiore: Riccardo e specialmente Ugo hanno un grande prestigio: il loro apporto sarà utilizzato da tutti in seguito);

4)    scuola francescana: dietro il cantico di frate sole, la pietà eucaristica e l’affetto al divino Bambino, crescono mistici come Bonaventura, Angela da Foligno e Raimondo Lullo;

5)    scuola domenicana: bastano tre nomi: Tommaso d’Aquino, Caterina da Siena, Vincenzo Ferreri; del primo è da notare la teoria dei doni dello Spirito Santo, della seconda l’ardore all’umanità di Cristo, del terzo il direttorio ascetico;

6)    scuola dionisiaca (ispirata dall’opera “I nomi divini”): Mastro Eckart, Giovanni Taulero, Enrico Susone, Giovanni Ruysbrook (scuola pericolosa che suggestiona molto anche i moderni);

7)    scuola di Windeshein: di cui é celebre Tommaso da Kempis con l’Imitazione di Cristo;

8)    scuola certosina i cui valori affettivi sono degnamente rappresentati da Dionigi il Certosino;

9)    scuola gersoniana: Gersone tentò una sistemazione della spiritualità tradizionale, precursore dei moderni maestri di spirito.

Le scuole moderne sono molte e gli indirizzi spirituali novecenteschi ancor di più.

Don Ennio Innocenti