L’Auriga secondo lo Statuto dell’Arciconfraternita di S. Maria degli Angeli dei Cocchieri (Sacra Fraternitas Aurigarum Urbis)

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Soggetto dello Statuto è la Fraternitas, la quale opera attraverso i propri organi ed i confratelli, gli Aurighi, che rappresentano il soggetto centrale nell’intreccio dei rapporti di carità verso Dio, il prossimo, la Chiesa.

L’AURIGA è un fedele cattolico, maggiorenne, cresimato, impegnato a rispettare lo Statuto (4.1) che pratica opere caritative spirituali e corporali (2.1), che rinviano alle opere di misericordia spirituali e corporali, dalle quali egli emerge testimone più che maestro secondo la celebre profezia di S. Paolo VI.

Il Sacramento della Cresima ha confermato e rafforzato in lui la presenza dello Spirito Santo già ricevuto nel Battesimo: lo Spirito è la sua vera guida spirituale interiore che lo ispira a vivere santamente secondo la Parola di Dio. L’Auriga si prepara al proprio servizio mediante incontri formativi, iniziative attraverso i mezzi di comunicazione di massa, attività artistiche culturali e letterarie (3.1) e la partecipazione alle celebrazioni liturgiche (3.1) ed agli esercizi della pietà popolare tipici delle Confraternite (3.2) da incrementare.

Carità verso Dio. I pensieri e le opere dell’Auriga si conformano alla volontà d Dio.

Carità verso il prossimo. Nella degenerazione morale odierna dilaga l’apostasia dalla fede e si ripetono attacchi alla Chiesa ed al Santo Padre, pietra su cui essa è fondata (Mt 16,18-19). L’Auriga pertanto ravviva le coscienze alla luce del Vangelo, del Magistero autentico della Chiesa Cattolica e dell’esempio dei Santi (2.1).

Carità verso gli operatori culturali, definiti dallo Statuto “attuali aurighi dell’intelletto”, mediante attività ad essi rivolte (2.2).

Carità verso gli operatori dei mezzi di trasporto pubblico (2.2) e aziendali privati, attualizzazione degli antichi cocchieri, secondo un progetto da impostare.

Carità verso la Chiesa, in particolare quella diocesana di Roma, ove gli Aurighi sono inseriti a norma di diritto canonico (1). L’Ordinario diocesano: conferma il Presidente (10.3); deve essere informato in caso di dimissioni o di impedimento prolungato di esso (12); nomina il Cappellano (15); gli devono essere sottoposte per l’approvazione le modifiche dello statuto e lo scioglimento della Fraternitas (16). Di particolare importanza è la responsabilità del Presidente, del Vice Presidente e del Cappellano i quali, per giusta causa, possono essere rimossi dall’Ordinario diocesano (17.1).

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Papa Benedetto XVI nel discorso alle Confraternite in Piazza S. Pietro del 10 novembre 2007 ci aveva affidato due parole: evangelicità (vivere il Vangelo e diffonderlo tra il popolo) e ecclesialità (essere in profonda comunione e docile obbedienza ai Pastori).

Papa Francesco nell’omelia alle Confraternite in Piazza S. Pietro del 5 maggio 2013 ce le ha confermate aggiungendo la missionarietà (“Voi avete una missione specifica e importante, che è quella di tenere vivo il rapporto tra la fede e le culture dei popoli a cui appartenete, e lo fate attraverso la pietà popolare”).

I due Pontefici ci invitano inoltre a curare la formazione spirituale e le opere di carità verso i bisognosi.

I loro inviti sono recepiti nello Statuto della Sacra Fraternitas Aurigarum Urbis e sarà l’impegno di tutti gli Aurighi realizzarli.

Paolo Vannoni