Sui cosiddetti “valori umanistici” dell’Europa

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Il progetto di Costituzione dell’Europa dichiara di volersi ispirare ai “valori umanistici” dell’Europa, ma non li precisa, mentre essendo plurali sarebbe bene ordinarli in gerarchia ragionevole. Questo non sarebbe difficile, se li leggessimo nella storia, perché l’esaltazione di tali valori è stata massima nella storia cristiana, da quando i popoli hanno accettato il fatto che Dio si è congiunto nell’uomo in Gesù, il quale ha mostrato la perfetta comunione con Dio e con gli uomini figli tutti di Dio.

Questa esaltazione è così pregnante da aver avuto bisogno di secoli per esprimersi, ma è venuta ormai in piena luce, anche in mezzo alle contraddizioni, provocando una rivoluzione permanente che ispira l’adeguarsi dalla società umana a quei valori.

I valori massimi sono l’intelligenza, capace di interpretare il mondo con verità, e la volontà, capace di ordinare l’azione secondo la gerarchia del bene sperimentato, donde la responsabilità dei singoli e delle società.

Poiché il modello umano cristiano non è gradito, l’umanesimo è sradicato dalla sua storia, cieco di fronte all’attuale risultato storico reso evidentemente dall’ascesa delle barbarie. Dopo l’ultima barbarie bellica europea sembrava che i popoli avessero ritrovato la via dell’umanesimo cristiano, invece la barbarie è riemersa contro i bambini, i poveri e i deboli.

Don Ennio Innocenti